Il cantiere del Villaggio Olimpico porta le Olimpiadi in città

02/10/2023

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Consegnata alla cittadinanza SCALOdARTS, l’opera di arte urbana che celebra i valori olimpici e paralimpici

Si conferma l’anticipo di tre mesi sul cronoprogramma per il Villaggio Olimpico, le cui strutture saranno completate in elevazione a inizio 2024

Il Villaggio sarà trasformato nel più grande studentato d’Italia realizzato in Edilizia Residenziale Sociale, con circa 1.700 posti letto, con l’obiettivo di renderlo un modello di studentato replicabile su scala nazionale

Il progetto è stato conferito al fondo COIMA Housing, che ha avviato la raccolta con la sottoscrizione da parte di COIMA ESG City Impact Fund e Intesa Sanpaolo ed è stato preselezionato dal Fondo Nazionale per l’Abitare Sostenibile (FNAS) promosso da CDP Immobiliare SGR

Milano, 2 ottobre 2023 - Il Fondo di investimento immobiliare Porta Romana – promosso e gestito da COIMA SGR e sottoscritto da Covivio, Prada Holding e dal fondo COIMA ESG City Impact Fund – presenta l’avanzamento dei lavori del Villaggio Olimpico e ne apre le porte alla città attraverso la realizzazione di un osservatorio permanente in Via Lorenzini e la consegna alla cittadinanza del progetto SCALOdARTS, un’opera di arte urbana a cielo aperto realizzata sui muri perimetrali dell’area di cantiere, patrocinata da Regione Lombardia e dal Comune di Milano e che ha ricevuto il dual emblem da Fondazione Milano Cortina 2026.

Nonostante la complessità dell’attuale contesto di mercato, i lavori al cantiere del Villaggio Olimpico procedono regolarmente, confermando l’anticipo di tre mesi sul cronoprogramma dell’opera. La costruzione delle sei palazzine che compongono la struttura sarà completata in elevazione all’inizio del 2024 rispettando il termine di luglio 2025 previsto per la consegna alla Fondazione Milano Cortina. COIMA è inoltre pronta ad avviare i lavori di allestimento degli spazi pubblici adiacenti al Villaggio Olimpico a partire dalla primavera, a valle dell’approvazione del piano attuativo da parte del Comune di Milano.

In questa suggestiva cornice, il Fondo Porta Romana ha consegnato alla città SCALOdARTS, un’opera di street art che rappresenta i valori dello sport e dei Giochi Olimpici e Paralimpici. Il murales, frutto di una jam session che ha visto il coinvolgimento di 20 artisti selezionati da Brand for the City - società attiva nella progettazione e realizzazione di iniziative di rigenerazione urbana e Brand Urbanism sul territorio - è stato inaugurato alla presenza di istituzioni, rappresentanti del mondo degli sport olimpici e paralimpici, investitori istituzionali, atleti e studenti.

La cerimonia ha visto il coinvolgimento, tra gli altri, di Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani, Federico Romani, Presidente del Consiglio regionale di Regione Lombardia, Claudia Maria Terzi, Assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche di Regione Lombardia, Elena Buscemi, Presidente del Consiglio comunale del Comune di Milano, Martina Riva, Assessora allo Sport, Turismo e Politiche Giovanili del Comune di Milano, Giovanni Malagò, Presidente del CONI, Andrea Varnier, AD di Fondazione Milano-Cortina 2026, Manfredi Catella, CEO di COIMA che sta curando la realizzazione del Villaggio Olimpico e Alexei Dal Pastro, CEO Italy di Covivio, che con COIMA e Prada Holding sta sviluppando l’area dello Scalo.

In rappresentanza dei 1.400 atleti che saranno ospitati durante i Giochi del 2026 sono inoltre intervenuti i campioni olimpici e paralimpici:

  • Simone Barlaam – oro paralimpico, diciannove volte campione del mondo, otto volte campione europeo di nuoto;
  • Deborah Compagnoni - 3 ori olimpici nello sci alpino;
  • Sara Conti e Niccolò Macii - campioni europei e bronzo mondiale nella specialità coppia di artistico del pattinaggio di figura;
  • Francesca Porcellato - atleta paralimpica, fondista e paraciclista italiana. Dieci partecipazioni ai Giochi e quindici medaglie conquistate.

Il murales, realizzato dagli artisti del collettivo Stradedarts in tre giorni di lavoro (da venerdì 29 settembre a domenica 1 ottobre), ha un’estensione complessiva di 200 metri lineari suddivisi tra via Ripamonti e un breve tratto di via Lorenzini. L’opera si compone di 20 sezioni destinate agli artisti come spazio per interpretare secondo la propria sensibilità artistica i Valori Olimpici e Paralimpici, sportivi e universali: Peace, Inclusivity, Fairness, Human Rights, Freedom, Individual Expression, Effort, Courage, Determination, Inspiration, Equality. Il progetto trova il suo ideale completamento e sintesi all’interno di un’opera collettiva, simbolicamente posizionata a metà della campata di via Ripamonti, che riprende un dettaglio di ciascuna delle opere realizzate. Al progetto hanno collaborato gli artisti SteReal, Napal, Coquelicot, Dada, Luna, Mr. Pollo, Encs18, Frode, Kasy23, Nais, Refreshink, Tackle Zero, Wiz Art, Rancy, Octofly, Teatro, Impossibile, Ale Senso, Kiv e Robico. L’opera, che contribuisce alla riqualificazione urbana dell’area attraverso la diffusione dell’arte e della cultura, si propone di costruire e rafforzare nella cittadinanza la consapevolezza verso i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2026, un evento destinato a cambiare il volto di Milano nei prossimi anni. Gli studenti delle scuole primarie e secondarie di I grado del quartiere hanno percorso l’itinerario lungo 200 metri guidati dal team della Fondazione Milano Cortina 2026, per l’avvio di attività educative nell’ambito del Programma Education Gen26, finalizzate a promuovere i valori dei Giochi e partecipare in modo attivo alla rigenerazione della propria città.

Lo stato dei lavori del Villaggio Olimpico

La realizzazione del Villaggio Olimpico prosegue speditamente, confermando l’anticipo di tre mesi sul cronoprogramma dell’opera e il rispetto delle tempistiche previste dall’Accordo di Programma, grazie alla virtuosa collaborazione con Regione Lombardia, Comune di Milano, Fondazione Milano Cortina, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sport, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero dell’Università e della Ricerca e Gruppo FS Italiane.

In particolare i lavori di costruzione, iniziati a gennaio di quest’anno con l’affidamento dell’appalto a un raggruppamento di imprese coordinato da COIMA e formato da Impresa CEV SpA, Grassi e Crespi Srl e Milani SpA, hanno subito raggiunto i primi obiettivi del cronoprogramma con il completamento delle opere di bonifica e scavo a febbraio, a cui è seguito l’inizio delle costruzioni delle sei palazzine che saranno completate in elevazione all’inizio del 2024, con consegna entro luglio 2025 alla Fondazione Milano Cortina.

Il Villaggio Olimpico, un’iniziativa di partenariato pubblico-privato di successo per un progetto con obiettivi di sostenibilità misurabili.

Il Villaggio, progettato dallo studio di architettura Skidmore, Owings & Merrill – SOM, rappresenta il primo tassello del grande progetto di rigenerazione urbana dello Scalo di Porta Romana: funzionale a offrire uno spazio fondamentale per le Olimpiadi Invernali 2026, sarà restituito alla comunità cittadina attraverso la trasformazione nel più grande studentato d’Italia realizzato in Edilizia Residenziale Sociale, con circa 1.700 posti letto. Come previsto dal Masterplan “Parco Romana”, il Villaggio sarà posizionato nell’area a sud ovest dello Scalo e garantirà continuità con le funzioni esistenti e l’equilibrio generale del quartiere.

Il progetto, che si pone l’obiettivo di diventare un modello di studentato replicabile su scala nazionale, è stato conferito al fondo COIMA Housing che ha avviato la raccolta con la sottoscrizione da parte di COIMA ESG City Impact Fund (CECIF) e di Intesa Sanpaolo, ed è stato preselezionato dal Fondo Nazionale per l’Abitare Sostenibile (FNAS) promosso da CDP Immobiliare SGR, ora in fase di istruttoria finale che si dovrebbe concludere entro la fine dell’anno.

Grazie alla collaborazione pubblico-privato fra gli acquirenti e Fondazione Milano-Cortina, con Comune di Milano e Regione Lombardia, il Villaggio Olimpico sarà sviluppato coniugando le esigenze di utilizzo pre e post competizione, per realizzare un progetto emissioni operative zero  raggiungendo i requisiti NZEB (Nearly Zero Energy Building) e consentire l’integrazione, nel futuro quartiere, degli spazi fisici e dei servizi progettati per gli atleti, minimizzando i lavori di riconversione e gli impatti ambientali. I materiali usati sono selezionati per le loro caratteristiche di sostenibilità (riciclabilità, riuso, ecocompatibilità ambientale), tutti gli edifici saranno certificati LEED®, le strutture edilizie saranno permanenti e quelle temporanee saranno riutilizzabili. Più del 60% dell’energia sarà prodotta grazie all’istallazione di impianti che sfruttano le fonti rinnovabili, tra cui impianti solari termici e fotovoltaici; le acque meteoriche saranno raccolte e riutilizzate, con una riduzione di CO2 del 40% per riscaldamento/raffrescamento.

Lo sviluppo dello Scalo di Porta Romana è finanziato da Intesa Sanpaolo, che supporterà COIMA SGR, Covivio e Prada Holding S.p.A. nell'operazione attraverso un “Sustainability-linked Loan” - una particolare tipologia di finanziamento le cui le condizioni finanziarie dipendono dal raggiungimento di obiettivi di sostenibilità predeterminati - del valore di 250 milioni di euro, volto a sostenere un progetto di rigenerazione urbana che punta ai più alti standard ESG.

Gli spazi a verde pubblico e attrezzato, che rappresenteranno circa il 50% dello Scalo, sono stati progettati con riferimento all’area del Villaggio Olimpico dall’architetto Michel Desvigne, in coordinamento con il masterplan generale di Outcomist, la cui parte paesaggistica è curata dall’architetto Elizabeth Diller, già progettista dell’Highline di New York, con l’obiettivo di creare un luogo fruibile dagli studenti e dalla cittadinanza, in armonia con le altre strutture dello Scalo e con la città.

Dopo la manifestazione, lo Scalo di Porta Romana sarà trasformato in un laboratorio di sperimentazione urbana sostenibile focalizzata sulle persone, sulla comunità, l’integrazione e la resilienza. Attorno al parco centrale sorgeranno residenze, uffici, social housing, student housing e servizi interconnessi a tutta l’area metropolitana tramite le stazioni della ferrovia e della metropolitana.

COIMA SGR si occuperà della componente residenziale libera e agevolata con destinazione di edilizia residenziale sociale (ERS), investendo nel progetto tramite COIMA ESG City Impact Fund partecipato da Fondazione ENPAM, Cassa Forense, Cassa Dottori Commercialisti, Inarcassa, BCC Credito Cooperativo, Fondazione CARIPARO, Compagnia di San Paolo e la stessa COIMA SGR, che sta strutturando un programma di investimento nel living a cui sarà conferito anche lo studentato di Porta Romana.

Covivio curerà lo sviluppo di uffici di nuova generazione nel quadrante orientale (East Gate) dell’area dello Scalo, secondo i più elevati standard internazionali del Gruppo, attingendo anche al know how maturato in ambito hotellerie e residenziale nella direzione di una progressiva ibridazione delle destinazioni d’uso degli spazi. Come già sperimentato in Symbiosis, sviluppo a scala di quartiere già scelto da primari brand italiani e internazionali, Covivio svilupperà nell’area dello Scalo uffici flessibili, sostenibili, che stimolino l’incremento della produttività e massimizzino collaborazione e inclusione. Spazi attenti al benessere degli occupanti e capaci di rispondere alle esigenze attuali delle grandi corporate che interpretano sempre più l’ufficio come espressione della propria cultura aziendale e mezzo per comunicarla agli stakeholder interni ed esterni.

Prada Holding S.p.A., interessata soprattutto alla qualità del parco, realizzerà un edificio a uso laboratorio e uffici per estendere le sue attività già presenti nell’area.

Il progetto dello Scalo di Porta Romana è regolato dall’Accordo di Programma sottoscritto nel 2017 di cui sono parte Comune di Milano, Regione Lombardia, Ferrovie dello Stato Italiane (con Rete Ferroviaria Italiana e FS Sistemi Urbani) per la riqualificazione dei sette scali ferroviari dismessi (Farini, Porta Romana, Porta Genova, Greco-Breda, Lambrate, Rogoredo, San Cristoforo), che insieme coprono una superficie di 1 milione e 250 mila mq, di cui circa 200 mila rimarranno a funzione ferroviaria. Si tratta del più grande piano di rigenerazione urbana che interesserà Milano nei prossimi 20 anni, uno dei più grandi progetti di ricucitura e valorizzazione del territorio in Italia e in Europa.

Per maggiori informazioni sul progetto di rigenerazione dello Scalo è possibile visitare il sito web www.scaloportaromana.com, costantemente aggiornato sullo stato dei lavori.

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