Porta Nuova, il primo quartiere al mondo progettato per la comunità

L’attenzione verso il benessere fisico e sociale delle comunità che abitano gli spazi costruiti sarà il criterio guida per il real estate del futuro.

25/06/2020

COIMA ha avviato il percorso per far ottenere al quartiere milanese di Porta Nuova le certificazioni LEED e WELL for Community, che riconoscono la sostenibilità ambientale, energetica e umana di un progetto immobiliare: Porta Nuova potrà così diventare il primo progetto al mondo di riqualificazione urbana a ottenere questa prestigiosa doppia certificazione, contribuendo al posizionamento di Milano e dell’Italia tra i territori più avanzati nel perseguire investimenti immobiliari sostenibili con un impatto misurabile e trasparente.

La certificazione LEED, sviluppata dall’US Green Building Council, analizza la qualità della vita nei centri urbani valutando la sostenibilità di materiali e tecniche costruttive impiegate, l’impatto ambientale degli edifici e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.

Il riconoscimento WELL Community Standard, concesso dall'International WELL Building Institute, considera invece, in primo luogo, l’integrazione delle persone attraverso gli spazi pubblici, ponendo come prioritaria la protezione della salute e del benessere fisico e mentale in tutti gli aspetti della vita di comunità.

Le due certificazioni, complementari tra loro, analizzano dunque gli aspetti sociali, ambientali ed economici dello sviluppo di Porta Nuova, documentando il coinvolgimento della comunità nell’attivazione degli spazi pubblici e nella creazione di un modello economico urbano innovativo e replicabile. Entrambe le certificazioni sono verificate e premiate dal Green Business Certification Inc. | GBCI, l’organizzazione indipendente che riconosce l’eccellenza nelle performance e pratiche nel settore dell’industria green a livello globale.

Approfondiamo questi temi, di crescente rilevanza anche in Italia, con un’intervista doppia ai massimi esponenti delle due organizzazioni “madri” delle certificazioni LEED e WELL, che analizzano come cambieranno le città post Covid-19: Mahesh Ramanujam, Presidente e CEO dell’US Green Building Council (USGBC), che ha sviluppato il programma di certificazione volontario LEED, e Rick Fedrizzi, Chairman & CEO dell’International WELL Building Institute (IWBI).

Il Real Estate rappresenta un punto d’incontro cruciale tra diverse istanze provenienti da diversi ambiti: quello tecnologico e manifatturiero, quello dei materiali, il settore terziario, le politiche sociali.

Mahesh Ramanujam

Mahesh Ramanujam è Presidente e CEO
dell’US Green Building Council

L’attività dell’US Green Building Council si sta concentrando su una serie di iniziative con particolare focus sulle emissioni di carbonio, ponendo attenzione alla realizzazione di edifici a impatto zero o comunque ridotto” sottolinea Mahesh Ramanujam. “Quello che è avvenuto in tutto il mondo in questi ultimi mesi rappresenta un tema di estrema complessità. E ciò che stiamo constatando in queste settimane, durante le quali stiamo gradualmente tornando a vivere, è che il mondo che si sta risollevando dalla pandemia potrebbe non assomigliare a quello che ci siamo lasciati alle spalle. Ma voglio essere positivo: per il real estate si prefigura la possibilità di riunirsi sotto lo stendardo comune dell'umanità, con lo scopo di progettare un futuro più resistente e farsi promotore di una migliore qualità della vita. Per raggiungere questo scopo nel futuro dell’architettura green, dovrà essere conferita ancora più importanza alla progettazione, finalizzata a preservare con cura la salute delle persone”.

Rick Fedrizzi cala queste considerazioni nel contesto di attività dell'International WELL Building Institute: “La nostra visione è sempre stata rivolta alla trasformazione del mercato e crediamo che non sia possibile migliorare ciò che non è possibile misurare. La crescita esplosiva dello sviluppo di soluzioni tecnologiche, specialmente nell’ambito della raccolta in real-time dei dati relativi agli elementi ambientali interni, ha accelerato la nostra capacità di migliorare rapidamente la qualità dei nostri spazi. Il monitoraggio e la capacità di rendere i dati trasparenti e accessibili offrono importanti informazioni sulle caratteristiche degli edifici che incidono maggiormente sulla nostra salute. Abbiamo una chiara tabella di marcia su come sfruttare i nostri edifici come ‘agenti della salute’”.

Milano: vivere gli spazi in prospettiva umana

 

Oggi, mentre le malattie croniche coinvolgono determinati ambienti e comportamenti di singoli individui”, continua Rick Fedrizzi, “malattie infettive come il Covid-19 rendono tutti vulnerabili all’interno di un quartiere, senza esclusione. La pandemia ci ha reso più consapevoli dell’interconnessione che caratterizza l'interno delle nostre comunità e la relazione tra persone e pianeta. I nostri quartieri e spazi pubblici possono aiutare a favorire questa interconnessione.

Poiché molte persone lavorano da remoto e le aziende tendono a espandere le loro sedi secondarie, potremmo assistere a una crescita dell’attenzione nei confronti degli immobili di quartiere e delle risorse a supporto delle comunità locali, in favore della viabilità pedonale e dell'accesso alla natura attraverso parchi pubblici e altri luoghi all'aperto, spazi dedicati all’esercizio fisico, al divertimento e all’impegno sociale. L’impatto del Covid-19 non fa che aumentare la rilevanza del nostro lavoro nell’adattamento di WELL in favore delle comunità. La nostra normativa comunitaria aspira ad avere un impatto sulle persone non solo fra le mura della loro casa o del loro posto di lavoro, ma in tutti gli spazi pubblici in cui trascorrono le loro giornate.”

Mahesh Ramanujam fa eco a questa conclusione: “Gli edifici green sono costruzioni sane e abbiamo bisogno di aiutare coloro che sono ancora al di fuori di questo mindset a comprenderlo, fornendo strumenti aggiuntivi per garantire la sicurezza dei nostri spazi. Siamo convinti che persone sane che vivono all’interno di ambienti salubri siano in grado di influenzare positivamente anche l’economia. La revisione delle strategie LEED che abbiamo delineato insieme ad altri progetti andava proprio in questa direzione: comunicare chiaramente i vantaggi economici, sanitari e ambientali di un progetto nei confronti della comunità alla quale appartiene, per spingere l’intero settore a fare lo stesso”.

Rick Fedrizzi

Rick Fedrizzi è Chairman & CEO
dell’International WELL Bulding Institute (IWBI)

Il tema chiave è proprio questo: le persone” riprende Fedrizzi: “i nostri edifici esistono sempre in un contesto di comunità e la Community WELL offre una visione di come l’intera impronta che conferiamo a uno spazio possa e debba interagire con gli edifici, i trasporti, le infrastrutture, e ancor di più con le persone. Questo approccio su scala distrettuale offre una prospettiva molto più ampia.

Sono molti i fattori importanti: l'uso dello spazio verde come tessuto connettivo, l'introduzione di strategie di mitigazione del rumore, le considerazioni sulla forma degli edifici e sulla loro funzione. Soprattutto, diventano centrali quei luoghi capaci di riunire le persone, incoraggiando gli aspetti importanti di una comunità umana”.

In uno scenario in cui le persone, il loro stile di vita, i loro bisogni e le loro necessità acquisiscono sempre maggior rilevanza anche per il mondo immobiliare, l’alleato migliore del settore per affrontare queste sfide è la tecnologia che è diventata vero e proprio “cardine della certificazione LEED”, come sottolinea Ramanujam,rendendo possibile il monitoraggio e la verifica delle prestazioni degli edifici, attività divenute fortunatamente prassi comune per assicurare che le costruzioni siano sostenibili dal punto di vista tecnologico e dei materiali utilizzati, ma che siano anche sane, ovvero preservino le persone da rischi alla salute.” Si pensi ad esempio agli strumenti e ai macchinari per la sanificazione obbligatoria degli impianti di aereazione, dei servizi igienici e di tutti gli spazi in condivisione.

Devo aggiungere che molti progetti stanno iniziando a incrementare le proprie prestazioni per assumere un ruolo più ambizioso nella lotta ai cambiamenti climatici. A partire dal 2020, oltre 100 spazi urbani in tutto il mondo hanno ottenuto la certificazione LEED per le città o le comunità, con un impatto sulla vita di oltre 53 milioni di residenti”. L’aumento nel numero degli edifici coinvolti dalla certificazione LEED si associa alla contemporanea crescita di WELL, segno del sempre maggior valore che la costruzione di edifici e comunità a supporto della salute delle persone riveste per le aziende, per i proprietari di edifici e per le comunità locali.

Porta Nuova rappresenta per entrambi gli istituti un fiore all’occhiello e un punto di riferimento di un nuovo modo di fare real estate. “Il nostro scopo con la certificazione LEED for Cities and Communities è quello di aiutare leader locali, pianificatori e progettisti a creare città e comunità con piani responsabili e sostenibili. Porta Nuova è un notevole esempio di questa certificazione e della visione ambiziosa e idealistica delle comunità che cercano di migliorare la vita dei loro cittadini. Con piste ciclabili, aree pedonali e mezzi pubblici nelle vicinanze, i residenti sono in grado di muoversi in modo rapido ed efficiente, anche senza l'uso di veicoli ad alto impatto ambientale. La vicinanza al parco Biblioteca degli Alberi poi, fornisce anche un contatto con il verde che, come abbiamo visto durante la risposta del mondo al Covid-19, è uno strumento prezioso per il benessere psicofisico degli abitanti delle città.” commenta Ramanujam. Considerazioni che vengono condivise anche da Rick Fedrizzi: “Porta Nuova è il primo progetto italiano ad attivare la certificazione WELL for Community: un nuovo sviluppo che sta cambiando le regole dell'architettura e dando priorità alla salute delle persone. COIMA, che si è sempre concentrata su progetti che generano i più alti standard di sostenibilità e innovazione, sta focalizzando l'attenzione delle persone sul centro città e offre un modo più umano di vivere gli spazi. Siamo entusiasti di dare il benvenuto a COIMA e al suo quartiere di Porta Nuova nella famiglia WELL”.

Per il real estate si prefigura la possibilità di riunirsi sotto lo stendardo comune dell'umanità e farsi promotore di una migliore qualità della vita. Per raggiungere questo scopo nel futuro dell’architettura green, la progettazione dovrà preservare con cura la salute delle persone

La pandemia ci ha reso più consapevoli dell’interconnessione che caratterizza l'interno delle nostre comunità e la relazione tra persone e pianeta. I nostri quartieri e spazi pubblici possono aiutare a favorire questa interconnessione

I nostri edifici esistono sempre in un contesto di comunità e con chiara visione di come l’intera impronta che conferiamo a uno spazio debba interagire le infrastrutture, ma ancor di più con le persone. Diventano centrali quei luoghi capaci di riunire le persone, incoraggiando gli aspetti importanti di una comunità umana

COIMA, che si è sempre concentrata su progetti che generano i più alti standard di sostenibilità e innovazione, sta focalizzando l'attenzione delle persone sul centro città e offre un modo più umano di vivere gli spazi