Milano-Cortina 2026, un Villaggio Olimpico carbon neutral

Urban Stories incontra Colin Koop, Design Partner dello studio di architettura SOM, che racconta per la prima volta il progetto che trasformerà lo scalo ferroviario di Porta Romana.

20/09/2021

Una manifestazione sportiva di carattere internazionale può essere l’occasione perfetta per dare la spinta alla riqualificazione di un quartiere storico. Succederà allo scalo di Porta Romana a Milano, dando una nuova vita a quello che oggi è uno scalo ferroviario in disuso. Proprio come è avvenuto per il progetto di rigenerazione di Porta Nuova, un altro un altro scalo del capoluogo lombardo è pronto ad assumere un nuovo volto, e nel 2026 ospiterà il Villaggio Olimpico per gli atleti che parteciperanno ai Giochi invernali di Milano-Cortina.

Al termine delle Olimpiadi invernali, il Villaggio verrà trasformato in un centro di aggregazione per i cittadini e di attrazione per i turisti: uno spazio residenziale innovativo pensato per mantenere le strutture realizzate per le olimpiadi, adattandole a nuove esigenze con un approccio di riuso.

“La sostenibilità è al centro del nostro concetto di design. L'intero villaggio si collegherà ai circuiti preesistenti del distretto e – tra le varie caratteristiche – strategie di raffreddamento passivo, pannelli solari e giardini sulle terrazze garantiranno che il villaggio eviti sprechi di energia e generi gran parte di ciò che consuma in loco, utilizzando materiali rinnovabili e a basse emissioni di carbonio” è il pensiero di Colin Koop, Partner dello studio di architettura SOM, Skidmore, Owings & Merrill, che in collaborazione con COIMA, Covivio e Prada Holding curerà il progetto.

Colin Koop

Colin Koop, Partner di SOM, Skidmore, Owings & Merrill

Sarà dunque un Villaggio Olimpico “carbon neutral” sia in fase di costruzione sia di gestione, ideato con l'obiettivo di creare una comunità sostenibile e intergenerazionale e di espandere il ricco arredo urbano di Milano. “Da qui è nata l’esigenza di realizzare un Villaggio che si aprisse verso l'esterno della città e creasse un senso di rifugio e comunità per i suoi residenti. In questo contesto abbiamo progettato una serie di spazi verdi pubblici, previsto la ristrutturazione di due edifici storici e la costruzione di sei nuovi edifici residenziali che nel breve termine serviranno agli atleti olimpici” continua Koop, profondamente convinto di come la presenza del Villaggio Olimpico nel cuore di Milano possa rappresentare un’importante vetrina per il capoluogo lombardo: “Durante le Olimpiadi, il Villaggio ospiterà in città atleti provenienti da tutto il mondo e metterà in mostra l’accoglienza della città e dell’Italia. Con vari servizi tra cui una sala da pranzo, un centro interreligioso, un centro ricreativo, una clinica, servizi residenziali e un centro di lavoro per le squadre, il Villaggio farà sentire gli atleti a casa, facendo provare loro un senso di comunità”.

Villaggio Atleti, Olimpiadi Milano-Cortina 2026

Villaggio Atleti, Olimpiadi Milano-Cortina 2026

Nel progetto di riqualificazione dello Scalo di Porta Romana, in cui COIMA investe attraverso COIMA ESG City Impact Fund, il primo fondo italiano di investimento chiuso con obiettivi misurabili di impatto ESG che investirà in rigenerazione sostenibile del territorio a livello nazionale, passato e futuro sono destinati a coesistere: nuove costruzioni, infatti, affiancheranno una parte del patrimonio edilizio esistente. “Manterremo e riutilizzeremo entrambi gli edifici storici del sito, il ‘Palazzo Ex Squadra Rialzo’ e il ‘Palazzo Basilico’. Situati all'angolo sud-ovest del sito adiacente a via Giovanni Lorenzini, questi edifici costituiranno una porta d'ingresso al Villaggio Olimpico e ospiteranno vivaci programmi rivolti al pubblico”, commenta Koop, che aggiunge: “le facciate esterne e i tetti di entrambi gli edifici saranno completamente restaurati e le loro strutture interne in muratura, legno e ferro verranno esposte per mostrare le varie componenti industriali ed evidenziare il lungo processo di trasformazione del sito. Stiamo anche valutando la possibilità di effettuare interventi radicali, ma comunque rispettosi, all'interno degli edifici, come ad esempio l’aggiunta di nuovi lucernari, giardini d'inverno e opere d'arte”.

Proprio il legno sarà il materiale principale delle nuove costruzioni, in quanto utile per raggiungere molti degli obiettivi di sostenibilità. A differenza del cemento e dell'acciaio, infatti, “il legno massello è una risorsa rinnovabile a basso contenuto di carbonio. Può essere sostenibile e di provenienza locale ed è a basso contenuto di sostanze chimiche e COV, cioè i Composti Organici Volatili. Allo stesso tempo, fornisce eccellenti prestazioni strutturali e può essere lasciato a vista in gran parte degli interni degli edifici, riducendo la necessità di ulteriori strati di finitura che possono generare significative emissioni di carbonio”.

Scarica File

Oltre alle strategie tecniche eco-friendly che verranno adottate in fase di progettazione e costruzione, la sostenibilità sarà un elemento centrale anche per quanto riguarda l’esperienza del Villaggio, grazie all’ampia presenza di spazi verdi, come sottolinea l’architetto Koop: “Le terrazze verdi comuni fungeranno da ponti tra i nuovi edifici residenziali, creando una nuova forma di infrastruttura sociale che apporterà profondi benefici in termini di sostenibilità. Ombreggiate da piantagioni verticali, queste terrazze diventeranno caratteristici luoghi di aggregazione mentre, filtrando anche l'aria, contribuiranno a formare una riserva termica e a creare un ambiente favorevole per gli spazi destinati alle serre che fungeranno da fattorie urbane. Queste terrazze dimostrano come la sostenibilità e il benessere siano intrecciati e come il design ecologico possa rappresentare un vantaggio non solo per gli abitanti di un edificio, ma per l’intero pianeta”.

Interni dell’edificio preesistente

Spazi interni flessibili negli edifici storici riutilizzati

Queste caratteristiche permetteranno al Villaggio Olimpico di diventare un nuovo polo attrattivo della città di Milano, nonché parte fondamentale della riqualificazione del suo tessuto urbano. Come spiega Koop, questo è uno degli scopi che hanno guidato la definizione di questo ambizioso progetto: “Il nostro ruolo consiste nel dare vita a un luogo in grado di attirare i visitatori nel cuore del villaggio e che preveda spazi esterni dinamici ad uso della collettività e spazi interni flessibili che ospiteranno una varietà di attività”.
E conclude: “come attualmente previsto dal progetto, gli spazi al piano terra saranno divisi in tre ‘distretti’ di attività che si legheranno a ogni area del sito: ‘The Scene’ per gli eventi mediatici e culturali; ‘The Social’ destinato al co-working e agli spazi sociali flessibili; e il ‘Live Well’ per il fitness e il benessere. Dunque, dopo le Olimpiadi, gli edifici residenziali saranno riutilizzati come alloggi per studenti e residenze a prezzi accessibili, e la piazza principale diventerà il centro delle attività di quartiere con negozi, bar, ristoranti e caffè”.

Sarà un Villaggio Olimpico “carbon neutral”, ideato con l'obiettivo di creare una comunità sostenibile e intergenerazionale e di espandere il ricco arredo urbano di Milano. Da qui è nata l’esigenza di realizzare un Villaggio che si aprisse verso l'esterno della città e creasse un senso di rifugio e comunità per i suoi residenti

Oltre alle strategie tecniche eco-friendly che verranno adottate in fase di progettazione e costruzione, la sostenibilità sarà un elemento centrale anche per quanto riguarda l’esperienza del Villaggio, grazie all’ampia presenza di spazi verdi

Dopo le Olimpiadi, gli edifici residenziali saranno riutilizzati come alloggi per studenti e residenze a prezzi accessibili, e la piazza principale diventerà il centro delle attività di quartiere