COIMA, una casa in Porta Nuova

La nuova sede di COIMA nasce in funzione delle persone e della sostenibilità.

10/01/2019

Casa porta nuova card image

Affacciata da un lato su piazza Gae Aulenti e dall’altro sul Giardino di Porta Nuova, la Biblioteca degli Alberi, la nuova sede di COIMA racconta, nelle linee architettoniche ma soprattutto nelle caratteristiche funzionali, la sua anima “human centred”.
Negli oltre 2.000 metri quadri di vetro e ferro avvolti da due ali lignee protese verso Porta Nuova, per la prima volta in 40 anni le società della piattaforma COIMA si riuniscono sotto lo stesso tetto. Per questo edificio la parola “sede” suona riduttiva, non riesce ad abbracciare la filosofia con cui è stato immaginato e costruito, mettendo al centro le persone che l’avrebbero abitato, con uno sguardo particolare all’ambiente. Una casa dove fare nascere le idee più che un semplice quartier generale:

È una storia di persone, un progetto concepito da e per le persone, questa è la sua forza. E il fatto che sia stato realizzato in Porta Nuova non è un caso: dopo aver dato ‘casa’ a 15.000 lavoratori, da Unicredit, a Google a Nike, è arrivato il momento di occuparci anche di noi. È stata una bella opportunità, poter ‘testare’ un edificio nella doppia veste di developer e inquilino e poter esplorare anche nuove pratiche di ‘smart working’ per i nostri oltre 150 collaboratori.
Manfredi Catella, Fondatore & Amministratore Delegato di COIMA

Per creare questo spazio, i collaboratori sono diventati in un certo senso co-protagonisti del percorso di progettazione, dando voce ai loro bisogni e alle loro necessità sul luogo di lavoro.

Il processo è stato guidato da COIMA Image, specializzata in progettazione architettonica, interior design e space planning, che ha ascoltato, osservato e intervistato le persone che lavorano in COIMA, indagando abitudini, esigenze e desideri, per creare – insieme – uno spazio di lavoro che non fosse solo efficiente ma anche bello da vivere.

Questo significa benessere e comfort all’interno dell’ambiente di lavoro. A partire dall’acustica, elemento importante, perché il silenzio rilassa e facilita la concentrazione. Poi la qualità della luce, sia quella naturale sia quella artificiale. Quindi, la qualità dell’ambiente, che deve essere salubre, adeguatamente climatizzato e areato, gradevole nei suoi componenti d’arredo.
Alida Catella, CEO COIMA Image

Poter osservare dalle finestre i toni rilassanti del verde, avere uno spazio dove fare anche attività fisica, gustare un buon caffè: niente è stato sottovalutato, perché la qualità del lavoro svolto dipende anche dal benessere delle persone – questo è stato il presupposto del percorso “Naturally Connected”, l’ascolto dei collaboratori e delle loro esigenze, che ha portato alla realizzazione degli spazi che vediamo oggi e che sono, prima di ogni altra cosa, umani. Spazi in cui trovare una propria dimensione personale che si intreccia a quella professionale, come il COIMA Caffé sulla terrazza dell’edificio, ma anche semplicemente le grandi vetrate che lasciano entrare la luce del sole, gli spazi aperti, condivisi, senza barriere.

Per la prima volta in 40 anni le società della piattaforma COIMA si riuniscono sotto lo stesso tetto

Uno spazio di lavoro non solo efficiente ma anche bello da vivere

L’attenzione all’ambiente si legge nelle scelte architettoniche, energetiche e materiche, che hanno portato la nuova sede COIMA a meritare, fra i pochi al mondo, la LEED Platinum Certification